Informazioni e approfondimenti sulla salute dell'apparato cardiovascolare

Perché l’eccesso di grasso fa male al cuore

Perché l’eccesso di grasso fa male al cuore

Il grasso corporeo in eccesso ha un impatto negativo sull’apparato cardiaco. Limitare i consumi di grassi e mantenere uno stile di vita grazie ad una discreta attività motoria consente di non accumulare adipe in eccesso evitando problemi cardiaci.

Come evitare l’accumulo di grasso

Svariate ricerche scientifiche hanno confermato che la maggior parte delle malattie cardiovascolari si sviluppano con più facilità nei soggetti che sono grandi consumatori di carne rossa, formaggio e di alimenti che hanno subito trasformazioni.

I nutrizionisti hanno ripetuto più volte il concetto ribadendo l’importanza di mantenere una dieta alimentare corretta e povera di grassi in modo da non appesantire il cuore con conseguenze che possono essere molto gravi. L’alimentazione non deve essere un’eliminazione di alimenti senza una precisa regola, si deve mantenere un apporto equilibrato di sostanze nutritive senza eccessi di nessun genere.

Naturalmente vi sono alcuni alimenti che devono essere limitati come la carne rossa, i latticini e in particolare i formaggi stagionati, il burro, il lardo e tutti quei cibi contenenti olio di palma. L’introduzione di tali alimenti in grandi quantità e in modo continuativo nella dieta quotidiana, rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di malattie a carico del cuore e dei vasi sanguigni. Questo accade a causa dei grassi saturi assunti in modo eccessivo che provocano problemi della circolazione sanguigna deputata a portare ossigeno a cervello e cuore oltre che a tutto il resto del corpo.

Acidi grassi saturi: fanno bene o male alla salute?

I grassi saturi chiudono le arterie, questo è un dato di fatto che non si può e non si deve sottovalutare. Nonostante i tentativi di riabilitare il sistema circolatorio venoso e arterioso, si è notato che i grassi saturi hanno una capacità di ostruire tali condotti fino a chiuderli quasi totalmente e senza rimedio.

Per tale motivazione tutti i medici e i nutrizionisti si raccomandano di assumere alimenti contenenti grassi saturi il meno possibile. Un’ulteriore conferma di ciò che è stato detto arriva dallo studio realizzato dal team di ricercatori che fanno parte del Dipartimento di Sanità Pubblica presso l’Università di Harvard e pubblicato sul magazine scientifico British Medical Journal.

Tale ricerca ha constatato che i grassi saturi hanno un impatto negativo sul cuore e le sue funzionalità. La ricerca si è svolta su un campione di 120 mila pazienti che si sono sottoposti all’esperimento degli scienziati che hanno messo a confronto un certo numero di persone con un alto tasso di alimenti contenenti i quattro principali acidi grassi.

Tra questi vi sono:

  • il laurico,
  • il miristico,
  • lo stearico,
  • il palmitico.

Dai dati raccolti nel corso di 18 anni di studi, si è notato un evidente rischio di problemi cardiovascolari tra cui l’infarto del miocardio che rappresenta il più grande pericolo per la salute umana.

Inoltre è stato dimostrato come sia sufficiente sostituire i grassi saturi con quelli polinsaturi, che si trovano nei cereali, in diversi legumi e nella frutta, per ridurre considerevolmente i rischi di patologie cardiache.

La maggior insidia, quindi, risulta essere connessa ad un eccessivo consumo di acido palmitico ovvero la sostanza che compone per il 40% la parte grassa dell’olio di palma oltre ad essere presente anche nella carne rossa e nel formaggio.

Come ridurre l’insorgenza delle patologie cardiovascolari

La prima cosa da fare per ridurre al minimo i rischi di malattie a carico del cuore è limitare o eliminare i cibi ricchi di grasso saturo e seguire una dieta adeguata ed equilibrata. Le linee guida mondiali sull’alimentazione, che comprendono le indicazioni fornite dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, dicono di non superare il limite del 10% per quanto riguarda il totale delle calorie introdotte quotidianamente.

Generalmente la riduzione di impatto delle patologie a carico dell’apparato cardiovascolare, che fanno parte delle principali cause di decessi a livello mondiale, permette di ottenere un buon risultato per quanto riguarda la prevenzione.

Ma si può fare di più per proteggere la salute del cuore? Prima di tutto si devono sostituire i grassi saturi con quelli insaturi che hanno la capacità di ridurre il tasso di mortalità dei soggetti predisposti. Questo significa diminuire l’assunzione di burro e lardo ma aumentare l’utilizzo di olio di oliva e canola.

I danni dei grassi saturi sui bambini

Abbiamo già evidenziato l’importanza di aumentare il consumo di cibi che contengono grassi insaturi oltre ai carboidrati complessi, per ridurre l’introito di molecole lipidiche. In particolare sono a rischio i bambini poiché assumono frequentemente dolci, merendine e snack anche salati e non rispettano le indicazioni alimentari corrette ed equilibrate.

Il consumo di grassi saturi viene ritenuto una delle prime cause di obesità nei bambini. Naturalmente la soluzione è fornire loro una dieta equilibrata e povera di dolci e grassi saturi. La giusta dose per ogni alimento non crea danno, gli eccessi invece sì a qualsiasi sia l’età.

L’introduzione nell’alimentazione quotidiana di grassi saturi in età infantile predispone il soggetto giunto in età adulta, ad un maggior rischio di infarto o altre patologie cardiovascolari a carico di vene e arterie.

La prevenzione rimane sempre la miglior cura in ogni tipo di situazione, curare la dieta e fornire abitudini alimentari sane aiutano i bambini a diventare adulti responsabili, forti di salute e con un minor rischio di ammalarsi al cuore.

Grassi trans da eliminare dalla dieta

L’OMS ha dichiarato guerra ai grassi saturi che sono presenti nella margarina e nei prodotti fritti e che provocano ogni anno migliaia di morti per patologie cardiache. La strategia denominata Replace è stata adottata per salvare la salute umana mettendo in atto una vera e propria lotta alla sostituzione dei prodotti nocivi per la salute del cuore.

Come si può leggere sul sito di ANSA.it, i grassi trans sono presenti negli snack, nei prodotti ricchi di grasso e gli alimenti cosiddetti, da forno. Il progetto intende insegnare a trovare valide alternative più salutari evitando di incorrere all’insorgenza di patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio ma senza dover rinunciare al gusto.

Nelle linee guida fornite dall’Organizzazione Mondiale della Salute, vi sono precise raccomandazioni a non superare la dose di calorie provenienti da grassi insaturi che vengono introdotte nella dieta alimentare quotidiana. I 6 passaggi consigliati per mettere in atto il Replace sono:

  • Review, ovvero l’eliminazione dei prodotti industriali contenenti grassi trans;
  • Promote, diffondere una nuova cultura alimentare;
  • Legislate, deliberare decreti legislativi che bandiscano i grassi nocivi sostituendoli con altri sani;
  • Assess, lo studio degli ingredienti;
  • Create, stabilire una nuova sensibilità riguardo l’alimentazione sana e salutare libera da grassi saturi;
  • Enforce, far sì che tutti rispettino le leggi.