La pressione arteriosa (o pressione del sangue) consiste nella forza con la quale il sangue viene spinto nei vasi e nelle arterie.
La pressione che il sangue esercita sulle pareti dei vasi, e che dipende dalla quantità di sangue che viene pompato e dalla resistenza opposta, assume appunto il nome di pressione arteriosa.
La pressione arteriosa può salire e scendere, a seconda delle contrazioni del muscolo cardiaco.
Quando il cuore si contrae (sistole) essa è al massimo, e quando il cuore rilascia per riempirsi di sangue (diastole) è al minimo. Si parla, a riguardo, di pressione sistolica e diastolica.
L’esame della pressione arteriosa è molto semplice e rapido e consente di capire la condizione di salute.
Come si svolge l’esame della pressione arteriosa?
La pressione viene misurata sull’arteria omerale: il paziente deve stare in posizione seduta, e appoggiare il braccio su un piano orizzontale all’altezza del cuore.
Lo sfigmomanometro è lo strumento che si usa per poter misurare la pressione arteriosa e consiste in un bracciale con camera d’aria ed una pompa dotata di valvola che permette di riempire e sgonfiare detta camera. Inoltre è dotato di una colonna gradita da 0 a 300 mm che permette di leggere i valori della pressione arteriosa.
Questo è l’attrezzo classico che si utilizza per la misurazione della pressione del sangue ma ne esistono anche altri di più moderni, per quanto quello a mercurio sia considerato ancora quello più affidabile e preciso e non a caso viene utilizzato dai medici.
Il paziente prima dell’esame della pressione arteriosa deve rimanere in una stanza tranquilla per almeno due minuti, per regolarizzare il battito e diminuire la possibilità di esiti sfalsati.
Si devono prendere almeno due misurazioni, a distanza di circa due minuti, e per la prima volta che si misura la pressione arteriosa bisognerebbe provarla in entrambe le braccia.
Particolare attenzione deve essere posta nella misurazione della pressione arteriosa in soggetti anziani e diabetici o con sospetta ipotensione, misurando la pressione arteriosa uno e cinque minuti dopo che il paziente si è alzato in piedi.
Ipotensione ed ipertensione
Una volta effettuato l’esame si rileva il valore della pressione arteriosa.
Si può quindi parlare di:
- ipotensione (pressione bassa). La si ha quando i valori della pressione arteriosa massima sono inferiori ai 100 mmHg.
- Ipertensione (pressione alta). Se i valori abituali della pressione sono uguali o superiori a 90 mmHg di minima e/o 140 mmHg di massima, allora si è di fronte all’ipertensione. Si tratta di un fenomeno potenzialmente pericoloso: l’ipertensione viene chiamata spesso killer silenzioso, perché non dà alcun sintomo e l’unico modo per sapere se la si ha è appunto sottoporsi all’esame della pressione arteriosa.
L’ipertensione se non è rilevata, o se non è tenuta sotto controllo, può causare dei gravi problemi al sistema cardio-circolatorio come ad esempio infarto, insufficienza del cuore, aumento del volume del muscolo cardiaco. Contro l’ipertensione è necessario promuovere uno stile di vita sano, una sana alimentazione, evitare il consumo di alcol, fare attività fisica, non fumare ed evitare di esporsi al fumo di altri, evitare lo stress.